LA MIA DONNA SI COPRE

(pubblicata in Viaggi di Versi 17)
Stanotte t’ho sognata,
cercavo di insegnarti a qualche sconosciuto,
ma dal Gianicolo apparivi tutta velata.
La nebbia la tua bellezza aveva taciuto!
 
Man mano che m’avvicinavo a quella balconata,
la nebbia aumentava sì tanto
che il mio interlocutore, con aria frastornata,
non poté trattenere il suo pianto.
 
“Dov’è Roma, amico mio?”, mi disse.
Ed io, con un po’ di gioia e un po’ di gelosia
risposi a quel tale in modo che capisse:
“Roma si nasconde, vuol esser solo mia!”.
 
Me ne andai con un pizzico di vanto,
da colui a cui Roma non si svela,
ma che per certo ha lasciato d’incanto,
ché la donna mia allo sguardo altrui si cela.
FABRIZIO CELLI, ROMA 13/06/2012