È tardi

(pubblicata Antologia Città di Monza 2013)
Accarezza il loto nero
figlia del Vento
chi guiderà ancora i tuoi passi?
Anche i gabbiani sono spariti
il cielo è solo lo specchio del mare.
È già il giorno dopo, ragazza
restiamo ormai soli
in quest’oceano di lupi caduti,
le pecore adesso non hanno un nemico,
le pecore sentono odore di fuoco.
È tardi, vedo la notte
che abbraccia il silenzio,
il mio passato mi sfugge
come un ladro fa con la sua anima.
È tardi, cosa cerchiamo?
Il mago rideva,
un giorno, dice, incontrerò la morte
e senza un nome cenerò con lei,
la guarderò negli occhi
e la ascolterò suonare.
Sali sul monte, sorella
a scorger la fine di questo Universo,
sali sul monte che affaccia nel cielo
e mi vedrai nel deserto
in braccio a uno scorpione
a riempire la nicchia dei nostri ricordi
con bianca sabbia e dolce veleno.
È tardi ragazza,
il monte è il mio dono,
tu sei lontana e mai più ci uniremo,
la strada si chiude,
sceglierai la vertigine che libera il cuore?
FABRIZIO CELLI, ROMA 22 AGOSTO 2013
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