Cara mia Speranza

Cara mia speranza,
dove stiamo andando oggi?
dove sono le mie ali?
Non sostengo più le illusioni.

Ho provato a chiuder gli occhi,
ho spaccato la televisione,
ma nell’aria indifferente
solo il pianto di un bambino
- che confusione! –
per un politico che conta la propria miseria.

C’è chi la guerra la dichiara per potere,
chi la combatte per religione.
Ma un morto è sempre un morto,
anche se distante,
e dovrebbe bastare
Brigadiere, metta a verbale!

Chiudo gli occhi,
il potere alla fantasia.
Le barche a traghettare
queste anime dannate.
Ricordami, oh Caronte,
come è giusto pensare,
se libertà è capire.
è difficile capire.

Cara mia Speranza,
dove andiamo oggi è difficile capire,
senza più sogni,
rimani solo tu,
se riusciremo mai a capire.

C’è chi la guerra la dichiara per potere,
chi la combatte per religione.
Ma un morto è sempre un uomo,
e dovrebbe bastare
Brigadiere, metta a verbale!

FABRIZIO CELLI, ROMA 13 GIUGNO 2015