TENSIONE

Senza ragione,
un brivido sale, un fremito scorre,
veloce,
non ha più controllo
il disprezzo che spacca la testa,
così,
in fretta si muore,
in fretta si cambia.
 
La pazienza che persa nel vento
reclama il suo tempo,
distrugge e spaventa,
non vede la luce
il buio che investe
si sente padrone di un mondo di idioti,
in fretta si muore,
in fretta si cambia,
così.
 
E adesso che guardi, Amore,
lo senti il dolore nel cuore
che batte irritato,
in tensione,
senza più il bisogno di scuse.
La rabbia che cresce
che vuole fuggire
da questa emozione dannata,
da questa occasione appresa,
e niente ti tocca
e niente ti placa,
vorresti soltanto
tacere.
 
Poi resti a sentire
il semplice suono
di quel che ti resta
di umano,
lo stesso rimorso provato,
la penna che scrive mentendo
chissà cosa guardi là fuori
nel freddo riflesso d’inverno.
FABRIZIO CELLI, ROMA 01 FEBBRAIO 2013